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Come utilizzare la breadboard con Arduino

Benvenuti su 9minuti.it, oggi vedremo come utilizzare la breadboard. (Tutto attaccato e non bread board!)

Innanzi tutto cos’è la breadboard? Chi conosce l’inglese parte avvantaggiato (o confuso?), perché breadboad significa tagliere.

In realtà non serve per tagliare meglio il salame o gli ‘arduini’, ma per realizzare velocemente dei collegamenti fra più componenti.

Possiamo vedere l’utilizzo della breadboard un po’ come quello di una multipresa o una prolunga di quelle che si usano per la 220v di casa.

Infatti se ad esempio abbiamo bisogno di attaccare più sensori alimentati a 3,3V saremmo limitati dall’unica uscita di Arduino Uno R3.

Con la breadboard (o basetta sperimentale) possiamo ovviare a questo problema, vediamo come!

Il funzionamento della breadboard con Arduino

Vediamo un po’ come utilizzare la breadboard con Arduino e quali sono le sue principali caratteristiche.

Nell’immagine qua sotto sono proposte le due breadboad più comuni e che troverete ovunque.

Ogni punto su una riga colorata comunica solamente con gli altri punti su quella linea. Ogni punto comunica con la propria riga o con la propria colonna e basta.

Esistono breadboard di diversi formati, noi prenderemo in considerazione tre modelli solamente, gli altri assomigliano ad uno oppure all’altro modello.

  1. Breadboad a 830 punti (a sinistra)
  2. Breadboad a 400 punti (in basso a destra)
  3. Mini Breadboard a 170 punti (in alto a destra)

Quasi tutte le breadboard hanno degli attacchi laterali in maniera da poter comporre basette più grandi e complesse. In pratica ci sono dei pezzetti di plastica che permettono di incastrare più breadboard a mo’ di puzzle.

Il prezzo delle breadboard può variare da meno di un euro per quelle piccole a circa 5€ per quelle grandi.

Sicuramente influisce molto il negozio dove si compra.

Breadboad a 830 punti (a sinistra)
Breadboad a 400 punti (in basso a destra)
Mini Breadboard a 170 punti (in alto a destra)

Breadboad a 830 punti (a sinistra)(COMPRA SU AMAZON E SUPPORTA IL BLOG)

Vediamo come utilizzare la breadboard a 830 punti, ovvero la classica che si trova nei kit. Si tratta del modello più completo ed è composta da quattro colonne che comunicano per tutta la lunghezza della breadboard.

Le quattro colonne non comunicano fra di loro.

Vi sono poi le righe orizzontali, le quali anche esse non comunicano fra di loro.

Breadboad a 400 punti (in basso a destra) (COMPRA SU AMAZON E SUPPORTA IL BLOG)

Vediamo come utilizzare la breadboard a 400 punti, la quale è identica a quella da 830 punti ma più corta.

Essa è composta da quattro colonne che comunicano per tutta la lunghezza della breadboard.

Le quattro colonne non comunicano fra di loro.

Vi sono poi le righe orizzontali, le quali anche esse non comunicano fra di loro.

Mini Breadboard a 170 punti (in alto a destra)(COMPRA SU AMAZON E SUPPORTA IL BLOG)

Vediamo ora come usare la mini breadboard a 170 punti, essa ha come unica differenza l’assenza delle colonnesui lati.

Questo tipo di breadboard viene utilizzata per piccoli progetti.

Vediamo come usare la breadboad con Arduino Uno R3

Possiamo attaccare più di un sensore al pin dei 3,3V che sulla scheda di Arduino Uno R3 è solamente uno.

Se invece vogliamo vedere un esempio pratico possiamo accendere un led con Arduino collegandolo alla breadboard.

Vi invito a visitare la pagina di questo articolo dove spiego il primo esercizio pratico con Arduino. Blink, il nostro primo sketch con Arduino

Esercizio su come usare la breadboard

Se pensi di aver capito come funziona una breadboard ti propongo questo brevissimo esercizio che metterà alla prova le tue conoscenze appena acquisite.

A sinistra abbiamo l’entrata che corrisponde ad una sola uscita sulla destra.

A quale lettera corrisponde? Scrivilo nei commenti e ti dirò se è giusta!

Esercizio breadboard

Conclusioni

Spero che questo minuscolo articolo su come utilizzare una breadboard vi sia stato d’aiuto.

Se avete bisogno di pareri o consigli vi invito a commentare e vi risponderò al più presto.

Alessandro

 

Alessandro Oppo

Alessandro è un milanese che vorrebbe scappare da Milano, è appassionato di informatica ma vorrebbe vivere senza telefono, è un artigiano eppure vorrebbe robotizzare tutto, impara una cosa e già vorrebbe studiare dell’altro. Autodidatta da sempre, gli piace sbattere la testa finché tutto non funziona come vuole lui, spesso ci riesce anche! Visita il suo blog personale alexoppo.com Il motto che si ripete dentro la testa è: “Se ci sono riusciti gli altri ci posso riuscire anche io”.

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