Ciao! Probabilmente se sei qui sei uno studente di quinta. Compliementi, manca poco!
Ti stai chiedendo come si svolgerà il colloquio orale? Come va preparata la tesina (che ufficialmente è stata abolita)?
In questo articolo potrete vedere un esempio di nuova tesina per la maturità.
La differenza sostanziale rispetto alla vecchia maturità e alle tesine classiche è che il nostro elaborato multimediale sarà visto solamente alla fine.
Questo non ci consentirà di partire dall’argomento che preferiamo ma avremo l’occasione di fare l’uscita con il botto.
Un’altra grossa differenza è che, mente gli anni passati andava scelto un argomento e su quello si potevano collegare le varie materie, con la nuova maturità l’argomento centrale della tesina siamo noi.
Noi e il nostro percorso di scuola-lavoro che ci ha visti crescere svolgendo le più disparate attività.
Puoi provare a stupire i tuoi professori con le tue attività extrascolastiche, che esse facciano parte dell’alternanza scuola lavoro o meno.
A volte non servono chissà quali idee per le tesine…
Ad esempio, se durante l’estate aiuti i tuoi nonni a fare la vendemmia dell’uva, tu dillo.
Bastano due immagini e due parole: è pur sempre stata un’esperienza che hai svolto ed è importante dirlo!
L’esempio di elaborato multimediale che trovate qui sotto è stato svolto per un istituto serale indirizzo informatico e quindi è più indicato per chi sta affrontando questo percorso.
Due consigli che però vorrei dare a chiunque:
Indice
Ho lavorato dal marzo del 2010 fino a ottobre del 2015 presso l’agenzia di viaggi eDreams S.R.L. come tecnico informatico.
La sede milanese, in cui ho lavorato, era composta da un centinaio di dipendenti e da altrettanti client (desktop, laptop e smartphone).
La mia mansione è stata inizialmente incentrata sull’help-desk, ovvero l’aiuto ai dipendenti ogniqualvolta ce ne fosse stato bisogno.
In particolare mi occupavo che tutti i device client usati dagli utenti fossero funzionanti sia dal punto di vista software che da quello hardware (contattando i vari fornitori per eventuali cambi).
Durante tutto il percorso lavorativo ho dovuto relazionarmi con i dipendenti, con i miei superiori in Italia e con i colleghi sparsi in giro per l’Europa (principalmente Spagna, Francia, Svezia e Inghilterra).
Dopo i primi due anni mi sono state affidate anche altre mansioni: ho avuto modo di vedere come funzionavano le Active Directory di Microsoft e i vari servizi essenziali per le LAN aziendali (DNS, DHCP, WSUS, antivirus centralizzati, etc).
Durante questo periodo mi si è data più libertà di importare novità tecnologiche all’interno dell’azienda, come ad esempio software specifici che semplificavano il lavoro dell’ufficio tecnico o che rispondevano meglio alle esigenze dei dipendenti.
In tutti i cinque anni è stato molto importante pensare in maniera analitica, soprattutto sfruttando e migliorando le capacità di problem-solving, le quali mi hanno permesso talvolta di affrontare degli imprevisti in maniera particolarmente creativa.
Assieme al consolidamento di alcune nozioni tecniche ho avuto modo di apprendere sul campo anche tante altre conoscenze.
Lavorando in una multinazionale ed avendo contatti con i colleghi all’estero (anche videochiamate) ho rafforzato il mio inglese.
L’aver firmato diversi tipi di contratti all’interno dell’azienda (due volte un contratto a progetto e poi l’indeterminato) mi ha consentito di aver coscienza dei miei diritti ma anche dei doveri.
Ho imparato, da autodidatta, a progettare e costruire zaini militari ed equipaggiamento sportivo di alto livello.
Ho trasformato questa attività in una prova di attività imprenditoriale accettando alcuni lavori su commissione.
Ho imparato a gestire un magazzino e a relazionarmi con i clienti.
L’esclusiva parte di progettazione e ricerca l’ho svolta a tempo pieno una volta abbandonato il mio primo lavoro e solamente per alcuni mesi.
La mia idea iniziale era quella di aprire una ditta in accordo con l’art. 41 della Costituzione italiana. (L’iniziativa economica privata è libera.)
Non avendo ancora un progetto veramente valido ho deciso di aspettare.
Il logo è stato gentilmente creato da Irish Lopez.
Tornato a scuola e spinto da un mal di schiena lombare cronico, ho progettato uno schienale che rende le sedie di scuola ergonomiche e vi ho inserito all’interno un microcontrollore dotato di connessione Wireless e Bluetooth.
Otto sensori di forza/pressione monitorano la postura e degli attuatori avvisano l’utente che ha assunto una postura scorretta.
Ho collaborato con un posturologo e mi sono studiato attentamente le norme sulla seduta indicate dall’INAIL.
Ho dovuto informarmi riguardo alla proprietà intellettuale perché lo schienale è stato rilasciato con la licenza Open Hardware del Cern di Ginevra anziché essere stato brevettato in maniera tradizionale.
Questa licenza permette a chiunque di costruirsi il proprio schienale e prevenire il mal di schiena in modo gratuito.
Questa scelta è in linea con l’art. 32 della Costituzione.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
In tutta questa avventura mi è stato di grandissimo aiuto il compagno di classe e amico Alessio Ciferri con sui sono andato a Roma a esporre il progetto per tre giorni alla fiera europea Maker’s Faire.
Abbiamo riscosso un graditissimo successo e lo sviluppo sta continuando.
Essendo un divoratore di libri e divertendomi a scrivere narrativa, ho aperto un sito web dove parlare di ciò che faccio.
Ho iniziato a curare 9minuti.it nel marzo 2018 e ho ora una media di 50 visitatori giornalieri, 1500 mensili.
Sul sito fornisco assistenza tecnica ai visitatori sui temi di cui tratto (al momento principalmente Arduino e stampa 3D).
Per far questo ho dovuto studiare come funziona il mondo della SEO e le leggi che bisogna rispettare per poter scrivere su Internet.
Mi riferisco in particolare alla Cookie Policy e la discutissima GDPR che sono in accordo con il quindicesimo articolo costituzionale.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
Ho lasciato la scuola nel 2010, praticamente in concomitanza con la mia prima assunzione.
I motivi che mi hanno spinto ad allontanarmi dal percorso di studi sono stati di carattere economico/famigliare, ma anche dovuti ad una mia incapacità a relazionarmi con il percorso didattico.
Sono tornato a scuola a settembre del 2018 perché desideravo poter accedere all’università in accordo con l’art. 34.
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