Sei nuovo della programmazione con Arduino?
In questa guida vedremo cosa sono le variabili e come funzionano nel linguaggio di Arduino.
Se incontri difficoltà scrivi un commento, risponderò al più presto!
Le variabili non sono altro che un contenitore. Un contenitore che possiamo riempire come più ci piace, seguendo però le basiche regole della programmazione.
Se scrivo
int anni = 18;
significa che se uso la parola anni all’interno del mio programma verrà interpretata come se scrivessi il numero 18. A nostro piacimento possiamo compiere delle operazioni sulla variabile andando a modificarne il contenuto. Semplice no?
//Variabili 9minuti.it int anni = 0; void setup() { Serial.begin(9600); } void loop() { Serial.print("Anni incrementati: "); Serial.println(anni); anni = anni + 1; delay(1000); }
1 – Dichiaro la variabile di tipo intero anni e la inizializzo a 0
7 – Riga necessaria per visualizzare a schermo i dati, più avanti vedremo di cosa si tratta.
12 – Stampa della stringa Anni incrementati:
13 – Stampa della variabile anni
15 – Incremento di 1 la variabile anni
17 – Ritardo di un secondo tra un ciclo del loop() e quello successivo
Ma attenzione, è possibile contenere nelle variabili anche delle lettere, delle parole, delle frasi!
Però, come nella vita vera, ogni cosa ha il proprio contenitore. Non ci sogneremmo mai di mettere le fragole nel cassetto e le calze in frigo, non è vero?
Se scrivo
float prezzoPanino = 4.5;
ho assegnato alla variabile prezzoPanino il numero reale 4,5.
Ho usato il tipo float perché non gli int non mi permettono di salvare numeri con la virgola.
int e float sono dei tipi.
Come abbiamo già detto per ogni cosa esiste il contenitore più appropriato.
Char, double, float, int, byte sono i tipi di variabili più utilizzati ed ognuno ha caratteristiche diverse.
Lascio a voi il compito di approfondire i tipi.
Vi invito a lasciare un commento per dubbi o suggerimenti.
Se invece vuoi leggere qualcos’altro a proposito del linguaggio di programmazione di Arduino puoi consultare le altre guide del Minivocabolario.
Grazie,
Alessandro
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